
Montecarlo 03–05-2017 – Monaco vsJuventus 2016-2017
Nella foto: higuain
Gonzalo Higuain intervistato da Walter Veltroni al Corriere dello Sport si lascia andare. Parla dei suoi sogni e della sua felicità per essere approdato alla Juventus. Ecco i passaggi salienti:
“Quali sono i miei sogni? Ancora manca molto, deve mancare sempre molto. Tra venti giorni c’è la Champions e poi il prossimo Mondiale. Mi manca ancora di crescere, di raggiungere questi obiettivi. Ora la cosa che spero di più è concludere in modo positivo quest’anno veramente meraviglioso che stiamo facendo con la Juventus”.
I SACRIFICI DEL NUOVO MODULO “Da quando sono arrivato alla Juve ho anche cambiato un po’ il modo di giocare? Quando sono arrivato mi sono trovato a giocare con un modulo per me del tutto nuovo. Era la prima volta che giocavo così nella mia vita, quindi è stato difficile. Dopo Firenze il mister ha deciso di cambiare lo schema, di schierare il 4-2- 3-1. Nel momento in cui lo ha fatto ha chiesto a quelli che giocavano in attacco di sacrificarsi di più. Era la condizione per non rendere fragile ed esposta la squadra. Ci disse che per usare tutto il talento tecnico di cui disponevamo ci voleva anche tanto sacrificio. Ce lo siamo messi in testa e abbiamo voluto, potuto e saputo farlo. Anche per quello ho cambiato il modo di giocare e credo che non per caso, con il talento e il sacrificio, siamo arrivati a tre traguardi importanti, vorrei dire storici. Questo grazie anche alla consapevolezza, di tutti, di essere una squadra davvero forte. Ma non bisogna mai, dico mai, smettere di convincersene”.
SONO FELICE QUI “Cosa ho trovato nella Juventus di diverso rispetto ad altre società? Non tutte le squadre sono uguali. Ho avuto la fortuna di giocare sette anni nel Madrid la cui struttura, per rigore e modernità, somiglia abbastanza a quella della Juve. Ho giocato tre anni al Napoli e ringrazio per tutto quello che quella città mi ha dato. Ora ho avuto la fortuna di venire a Torino. E’ stata una scelta più che giusta, perché volevo venire qui per arrivare ad un traguardo importante e ci siamo vicini, molto vicini. Siamo ad un passo dal concludere una stagione fantastica. Ma a un passo: non abbiamo vinto nulla. Dobbiamo saperlo e avere la determinazione necessaria per l’ultimo miglio della nostra corsa, cominciata in agosto. Allora volevamo, e un po’ sognavamo, di vincere il campionato, la Coppa e la Champions. Siamo ad un passo, però dobbiamo finire il lavoro di questa stagione fantastica».
NAPOLI “Che ricordo ho di Napoli? «Meraviglioso. Non ho nulla da dire di Napoli. I compagni, lo staff, i magazzinieri, i fisioterapisti, gli amici. Ho lasciato un parte del mio cuore tra i tifosi. Ringrazierò sempre Napoli. Mi ha voluto quando ho deciso di andare via dal Real Madrid ed è stata l’unica squadra che è venuta a prendermi. La ringrazierò per tutta la vita. Tre anni meravigliosi lì, che non dimenticherò mai”.
ALLA JUVE «E’ stato difficile. Ho sentito, c’erano dei rumors, che la Juve poteva pagare la clausola. Ma non lo credevo e infatti è stata una scelta molto, molto complicata e difficile. Però dal giorno in cui ho capito che loro mi volevano fortemente ho detto basta aspettare, decidiamo. Perché nella vita se non prendi il rischio non fai nulla di importante. E io questo rischio l’ho voluto prendere. I fatti, i risultati italiani e internazionali della Juve quest’anno, hanno dimostrato che ho fatto bene. Sono una persona così, questo è il mio carattere. Non solo carattere, non ho paura. Mi sono detto che dovevo farlo e l’ho fatto. Non è stata una scelta facile, ma la dovevo fare. Perché era una tappa importante del mio viaggio professionale e umano. Mi piacciono le sfide e cerco di vincerle”.
ALLEGRI “Allegri che caratteristiche ha? Il mister lo conoscevo già da prima. Ha vinto il campionato in altre squadre e lui è un allenatore che trasmette voglia di vincere. Anche lui quest’anno mi ha dato la fiducia necessaria per giocare al meglio. E mi ha cambiato un po’, mi ha insegnato il modo, come lei diceva, non solo o non tanto di sacrificarmi di più, ma di migliorare tatticamente”.
JUVE-REAL “Il Real Madrid è l’avversario che volevo? Sarà una sfida speciale e sarà una sfida contro una grandissima squadra. Una squadra che è abituata a giocare questo tipo di partite. Quindi è, per la mia concezione del calcio e della vita, una sfida molto piacevole. E noi speriamo di vincerla»
Daniel Formento