(Andrea Lybra)

Contro un gagliardo Sassuolo, si rivede una Juve rinvigorita, tanto determinata
quanto imprecisa e sprecona.
E poi ci troveremo come le star, a bere del whisky fuori dall’Allianz stadium….
Beh! Mi permetto una licenza poetica nel modificare leggermente il finale di questa celebre
frase dal brano Albachiara di Vasco poiché non so perché ma mi va a rendere molto il senso
di cio’ che sta avvenendo alla Signora del calcio italiano. Un’Alba chiara, appunto, e non il
tramonto come molti da tempo sperano e pregano instancabilmente. La squadra di Mister
Allegri vista ieri sera è sembrata tutto fuorché moribonda…Reattiva, grintosa, determinata a
chiudere la pratica quanto prima, ma perseguitata dall’ombra della sfortuna e ben visibile a
chi davvero vuol vedere ed esaminare con un metro di serietà e competenza i fatti.
Sfortunata da subito nel perdere Mattia De Sciglio, il giovane difensore veniva da un periodo
importante e di primo piano per quanto riguarda le sue personali performance in campo,
forse davvero per la prima volta da quando indossa la casacca bianconera, iniziava a
sentirsi protagonista e a sentire la fiducia di tutto un ambiente, tifoseria compresa. Sfortuna
perché dopo essere passata immeritatamente in svantaggio, con caparbietà e voglia
assoluta di non soccombere, riusciva meritatamente a cogliere il pareggio con uno strepitoso
goal di Weston McKennie (finalmente decisivo), sfortunata perché a pochi istanti dal fischio
finale e dopo aver profuso con sforzo svariati tentativi di segnare il goal della vittoria, gli
capita l’imprevedibile…. un contropiede fulmineo con annessa squadra sbilanciata tutta in
avanti e difesa amabilmente sorpresa. Infine sfortunata a mio avviso nell’interpretazione dei
cambi di un mister che difficilmente li sbaglia, anzi… Reputo infatti che il giovane Kaio Jorge
non sia il sostituto naturale di Morata e che lo stesso nom fosse da sostituire, mentre
probabilmente cambiare Kaio con Paulino Dybala spostando Chiesa come punta centrale
affiancandolo a Morata, ci avrebbe permesso di essere più imprevedibili e pungenti
scanagliando il loro comparto difensivo tanto più che lo stesso Paulo ci aveva provato con
ogni mezzo per gran parte della partita senza mai riuscirci seriamente. Anche l’inserimento
di Arthur a gara abbondantemente iniziata, ha dimostrato quanto lo stesso sia importante e
forse indispensabile per l’economia del centrocampo ma non solo… Ai criticoni e ai Gufi
instacabili che colgono sempre il momento opportuno per confondere le acque sparando a
zero su squadra e mister, vorrei amabilmente ricordare che questa squadra veniva da
un’importante periodo di ripresa non solo per quanto concerne i risultati (campionato e
Champions) ma anche per grinta e gioco e che dunque è a dir poco improbabile che
improvvisamente sia diventata una squadraccia di brocchi. Il clima intorno ai nostri ragazzi
deve ritornare respirabile e non nefitico come stanno provando a trasformarlo i tanti che
hanno ancora il terrore dei 9 anni irripetibili dei bianconeri. Non cadere in questa trappola a
mio avviso diviene ora l’obiettivo n.1 in assoluto. I ragazzi necessitano di lavorare
serenamente e noi tifosi pur avendonil diritto di criticare, dovremmo fidarci della società, del
Mister e di una squadra che per quanto non a livello degli anni che furono, resta pur sempre
a mio avviso la formazione più competitiva del nostro campionato