La Juventus in versione 4-2-3-1 targato Allegri mostra sprazzi di gioco eccellente, corale ed individuale, capacità di creare numerose occasioni da gol e soprattutto di subirne pochissime.
È un vero e proprio paradosso: da quando la Juventus ha messo in campo così tanta qualità e così tanti giocatori offensivi, la porta bianconera difesa da Gianluigi Buffon è rimasta inviolata e l’intera formazione sembra aver acquisito un equilibrio indistruttibile. Lazio, Sassuolo, Inter, Crotone e Cagliari sono le avversarie che non sono riuscite a far gol alla Juventus versione 4-2-3-1. Soltanto Carlos Bacca in Coppa Italia è riuscito superare il muro bianconero. Pochissime le reti subite, minime anche le occasioni da rete concesse: La prodezza di Buffon di ieri sera, sullo stoccatore improvvisato Pisacane, è la parata più bella e decisiva da quando la Juve scende in campo col nuovo modulo. Il portiere della Nazionale è rimasto disoccupato con la Lazio e a Crotone, è stato impegnato in una sola occasione col Sassuolo ed ha concluso il derby d’Italia con poco più dell’ordinaria amministrazione.
Tutto ciò è reso possibile da diversi fattori: la solida e rodata “BBC” (Bonucci, Barzagli, Chiellini), la sicurezza di Gianluigi Buffon, la continua crescita di Rugani, il lavoro attento di ali e terzini e soprattutto il continuo sacrificio difensivo degli attaccanti bianconeri, Cuadrado e Mandzukic su tutti.
In attesa della notte di Champions League contro il Porto, la Juventus di Allegri si appresta ad incontrare il Palermo (venerdì 17 febbraio, Juventus Stadium, ore 20.45), ulteriore occasione per dare continuità a questa nuova Juventus che appare, ad oggi, imbattibile sul suolo nazionale.