Marotta e Paratici hanno molti motivi per sorridere. In questi ultimi 5 anni (fino ad ora ) la Juventus, che hanno minuziosamente costruito, ha vinto tutto o quasi. Un sorriso a 32 denti, i due grandi dirigenti bianconeri, se lo scambiano orgogliosamente ad ogni partita giocata dal centrocampista tedesco Sami Khedira. Obiettivo centrato due stagioni di mercato or sono. Erano molti i dubbi e le considerazioni prematuramente negative degli addetti ai lavori. Un campione del mondo accolto con molto scetticismo visti i vari infortuni. Nessun club di prima fascia sembrava convinto di voler puntare su di lui, visti i vari infortuni in cui è inciampato. “Grande giocatore si,ma di cristallo, quindi che se lo tengano pure“.
Arriva la Juventus che nell’estate 2015, precisamente a giugno, lo ufficializza come primo colpo di mercato: a costo ZERO.
Il tedesco viene blindato con un quadriennale da 4 milioni a stagione, testimonianza di una fiducia che viene ripagata dal centrocampista ad ogni partita. Sottovalutato da molti e fermato solo da piccoli infortuni, nei primi mesi del 2015 Khedira, oltre ad aver dato un grande contributo in fase goal con inserimenti e reti decisive, è diventato un perno del centrocampo di Allegri. Spesso orfano del principino Claudio Marchisio, causa decorso e reinserimento naturale e cauto dopo un’intervento al ginocchio, il tecnico juventino si gode le prestazione di qualità del tedesco affiancato da Pjanic come regista della squadra.
Riderà ancora chi, erroneamente, lo definiva finito e fragile?
Oggi la Juventus ha vinto ancora, anche grazie al goal di Sami Khedira.
Marotta e Paratici, come sempre in tribuna, sorridono.
Daniel Formento