Sono passati 3 giorni da Juventus-Milan, 3 giorni che non sono bastati ad esaurire le polemiche, e tanto meno ad abbassarne i toni, che si sono riversate sui bianconeri. Dai post sui vari social network agli striscioni nelle curve, dalle reazioni eccessive del mondo Milan nel post-partita alle dichiarazioni fuori luogo di Aurelio De Laurentiis. Se tutto questo fosse limitato ai tifosi non ci sarebbe alcun problema, certamente nulla di nuovo e di poi così originale. Ma questa volta a far la voce grossa e a infervorare le piazze sono alcuni degli addetti ai lavori, i diretti interessati, pronti a scatenare l’inferno partendo da presunti errori arbitrali, decisioni dubbie e rileggibili ancor oggi, nonostante le molteplici moviole proposte e riproposte dalle varie emittenti. Tutti contro la Juve. E la Juve contro tutti! Non è forse tanto un male per la Juventus, spesso al centro di queste discussioni, che saprà come al solito trarre ulteriore forza e convinzione dei propri mezzi da questo accerchiamento mediatico, che sa di aver portato a casa una partita dopo aver dominato sul campo (24 i tiri totali dei bianconeri contro i 3 del Milan).
Passi allora la sceneggiata del giovane Donnarumma che nel concitato finale di partita ha baciato la maglia rossonera gridando: “Incredibile, sempre a voi!”; tralasciamo allora anche le parole di Maurizio Sarri, che stuzzicato sulle polemiche anti-Juve ha dichiarato: “Non so se Inter, Napoli e Milan siano tre squadre di pazzi o sono successi episodi discutibili nelle partite contro la Juventus “.
Risultano invece amare le reazioni nel post-partita del Milan negli spogliatoi dello Juventus Stadium, vicenda di cui si cominciano ad avere i primi dettagli e, al netto dei danni del valore di pochi euro, resta comunque un gesto da condannare poiché facile spunto di atti violenti da parte delle parti più becere delle tifoserie italiane. Del tutto fuori luogo, ancora una volta, anche le dichiarazioni del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, arrivate dopo una partita vinta contro il Crotone ultimo in classifica (non senza dubbi arbitrali in favore del Napoli): “Lo scudetto? Ci sono degli striscioni che parlano in maniera più chiara di me…” (con riferimento ad uno striscione esposto al San Paolo, che recitava ironicamente “rigore per la Juve”). Tutto questo gran parlare, tutte queste infervorate polemiche, nate su basi infondate e tipiche del “tifo da bar dello sport”, rischiano di scaldare eccessivamente le piazze del calcio italiano, che spesso non aspettano altro che una scintilla per accendere il solito focolaio della violenza. Tra meno di un mese la Juventus giocherà due volte in trasferta contro il Napoli, in un clima che si preannuncia bollente, e non per la semplice rivalità sportiva, ma piuttosto per le piccate dichiarazioni di molti degli addetti ai lavori.
Sarebbe responsabilità di tutti cercare di placare gli animi per evitare spiacevoli conseguenze che metterebbero nuovamente in ridicolo l’intero mondo del calcio nostrano. A tal proposito, un grosso complimento va fatto a Vincenzo Montella, che a pochi minuti dal fischio finale proprio di Juventus-Milan dichiara: “Non voglio commentare l’episodio del rigore. Posso solo dire che, da uomo di campo, ho chiesto alla fine chi aveva dato il rigore e Doveri mi ha risposto che il rigore l’ha dato Massa e lui si è preso la responsabilità anche se dalle immagini si è visto che era coperto da tre giocatori. E lo dico con la massima serenità e in questo momento sto parlando con tranquillità. Doveri mi ha detto che non ha dato suggerimenti, ma che l’ha dato Massa” – e continua – “Io dico di lasciarli sbagliare in pace gli arbitri. Come ha detto Buffon in settimana, anche a me non piace sentire troppe lamentale: bisogna essere tutti cauti e sereni e accettare il verdetto del campo. E mandare dei messaggi più sereni a chi ci guarda”.
Marco Ludovico.