Federico Tardito / One+Nine Images
Udinese vs Juventus
Udine 5–3-2017
Nella foto:

Due partite in una, per Leonardo Bonucci. Un primo tempo che lo aveva reso irriconoscibile con molti palloni persi, poca cattiveria agonistica e che lo ha visto letteralmente sverniciato sulla fascia da Duvan Zapata fino al gol del momentaneo vantaggio friulano. Il difensore centrale sembrava la scarsa controfigura di se stesso.  Al rientro in campo ecco riapparire il Bonucci “originale”: il campione si vede sempre nel momento di difficoltà, e Bonucci non ha tradito questa tradizione. Nel corso della ripresa si è infatti distinto innanzitutto per il gol del definitivo pareggio, messo in rete di testa da pochi passi dalla porta Friulana difesa da Karnezis, ma anche con ottime chiusure e anticipi brillanti degni del miglior difensore italiano e di tutta la Serie A. Una partita a due facce che lascia negli occhi dei tifosi la grande reazione da campione, che si conferma ancora una volta uno dei leader bianconeri, anche fuori dal campo, parlando prima del pareggio appena ottenuto per poi chiarire nuovamente la questione sul proprio futuro in bianconero: “Dovevamo e potevamo fare meglio, ma è comunque un punto guadagnato sulla seconda, questa è la cosa più importante. Abbiamo abbassato un po’ il livello dell’intensità mentale, di conseguenza ne hanno risentito anche giro palla e il recupero delle seconde palle. Abbiamo commesso qualche errore in fase di possesso, e loro sono stati bravi a chiuderci gli spazi. Forse abbiamo concesso qualche tiro in più rispetto al solito, ma a parte l’azione di Zapata nel primo tempo, in cui ho sbagliato un po’ a non accorciare subito, ed una nella ripresa su cui sono riuscito a chiudere, l’Udinese non ha avuto altre grandi occasioni. Questa partita deve servirci da insegnamento. Il gol ha un grande valore per la squadra” – e prosegue  “Sono patrimonio della società, ho firmato un contratto fino al 2021, mi sento importante per squadra e società, non c’è problema. Se volevo andare via avrei spinto lo scorso anno. C’erano offerte, avevo cominciato a studiare l’inglese, forse il catalano, per me è tutto come prima, gioco per la Juventus e lotto per la Juventus”.

Marco Ludovico.