Questione di nervi e di cuore. Queste sono le componenti essenziali che la juve dovrà mettere in campo contro il Napoli per uscire indenne dal doppio confronto contro i partenopei. Tra le due sicuramente più complessa la gara di  stasera al SanPaolo perchè da questa partita il Napoli potrà trarre le maggiori aspirazioni per dare un senso a questa stagione. In caso di vittoria Sarri potrebbe tenere in vita la possibilità di potersi giocare la seconda piazza europea con la Roma (vittoriosa per 2 a 0 contro l’Empoli) evitando così lo spauracchio dei preliminari estivi rispetto alla ben più complessa gara di coppa Italia dove ribaltare il 3 a 1 di Torino rappresenterebbe più che un’impresa. Se poi la Juve dovesse bucare la porta di Reina, basterebbe un goal, la pratica potrebbe apparire poco più di una formalità. Il big match di Napoli sarà seguito, per ovvie ragioni, con particolare attenzione anche dai giallorossi perchè in caso di dèfaillance bianconera ridurrebbero il distacco dalla capolista puntando poi le ultime speranze residue nello scontro diretto sul proprio terreno il 14 maggio al terz’ultimo turno. Una partita complessa, quella di Napoli, dove l’assenza di alcuni elementi offensivi darebbero un prezioso quanto mai inaspettato vantaggio ai partenopei. La consapevolezza della Juve è rappresentata del suo carisma, dell’abitudine ad affrontare gare spigolose e al cospetto di grandi platee rumorose e tradizionalmente ostili, di subire la mancanza di qualche elemento determinante: tutte queste componenti assicurano le necessarie garanzie di solidità. Massimiliano Allegri è specialista quando le cose sono complesse (ricordiamo un Milan continuamente depauperato dei simboli più rappresentativi si impose con successo e determinazione in Italia e fuori confine) perchè riesce sempre a muovere  i componenti della sua scacchiera per garantire il massimo risultato. Inutile nascondere che questa partita risulta molto complessa e mai come questa volta per una formazione non al top dove si dovranno gestire assai bene le assenze con strategie di formazione in una 10 giorni che si presenta tutt’altro che una passeggiata primaverile. Doppio Napoli nel giro di pochi giorni, Chievo ma specialmente Barcellona. I giocatori dovranno essere scrupolosamente dosati. Siamo pronti alla prima di questo rusch finale ma serviranno, come sempre, occhi di tigre.