Dopo l’uscita dalla Champions League di martedì sera contro il Porto, abbiamo fatto un’analisi completa sul futuro prossimi della società della Continassa. Cristiano Ronaldo, giocatori e dirigenza e non solo.
Vogliamo fare un po’ di chiarezza sulle tante inesattezze scritte e dette dopo l’eliminazione dalla Champions League della Juventus contro il Porto, martedì sera.
Cristiano Ronaldo
La domanda dopo l’uscita in Champions League della Juventus, va inevitabilmente sul futuro di Cristiano Ronaldo? Il suo contratto in scadenza a giugno 2022, al di là dei malpensanti, dovrebbe essere mantenuto fino a tale data. La stretta di mano con il presidente Andrea Agnelli e la promessa economica della Exor, cassaforte di famiglia copre la spesa fino al 2022. Da considerare che la pandemia, ha rovinato il piano bianconero sui ricavi, che ci sono comunque stati. Ora solo una decisione repentina di CR7 di volersene andare, potrebbe far cambiare la situazione. Me è difficile e bisognerebbe anche vedere gli aspetti legali che ne scatutirebbero. CR7 comunque è felice a Torino.
Futuro della dirigenza
La dirigenza della Juventus? Qualcuno parla di un rinnovo di massa, dopo la debacle con il Porto in Champions League, tanto che sarebbe sorprendente una non conferma. L’eventuale annuncio ufficiale potrebbe non tardare più di molto, con Fabio Paratici e Federico Cherubini già al lavoro per la prossima stagione. In società tutti sono in scadenza al 30 giugno di quest’anno.
Bilancio Juve in rosso
Facciamo i conti in tasca alla Juventus, in particolare sul fatturato (al netto delle plusvalenze) e sul risultato netto d’esercizio. I bianconeri nel 2015-16 partirono da 351 milioni di euro arrivando a 407 del 2019-20. Il dato che impressiona, a parte l’impennata del 2018-19 quando l’effetto Cristiano Ronaldo si è fatto sentire facendo arrivare il fatturato a 494 milioni, è notare come i 411 milioni del 2017-18 siano maggiori rispetto all’ultimo ovviamente colpito duro dalla pandemia.
Il risultato netto d’esercizio? Più 4 milioni nel 2015-16 e più 43 nel 2016-17. Poi uno sprofondo rosso dovuto in parte alla Pandemia nelle ultime due stagioni: -19 nel 2017-18, -40 nel 2018-19 e -90 nel 2019-20. Una perdita complessiva di -149 milioni in tre stagioni.
Alvaro Morata e Federico Chiesa
Dopo il riscatto di Weston McKennie, quello plausibile di Federico Chiesa nel 2022, toccherà anche ad Alvaro Morata, centravanti arrivato in estate dall’Atletico Madrid. La società della Continassa, ha il diritto di riscatto fissato a 45 milioni, o in alternativa possono rinnovare il prestito per un altro anno per 10 milioni, abbassando il riscatto a 35 nel 2022. Possibile il suo futuro venga definito probabilmente solo nella prossima stagione.
Andrea Pirlo
La Juventus ha confermato formalmente, la possibilità di andare avanti con Andrea Pirlo. C’è però un retroscena del 2019 con Maurizio Sarri, che dopo la sconfitta contro l’Ajax, fu scaricato da Andrea Agnelli che disse: “Continueremo con lui in panchina, ha ancora un anno di contratto, ci troveremo a fine stagione per discutere del contratto”. Non crediamo a questa situazione per l’allenatore bresciano, in quanto su di lui è partita una scommessa e un progetto, e sarebbe deleterio un avvicendamento Ma non tutte le colpe sono sue.
Il futuro della rosa
Sull’attuale rosa della Juventus, inizia a farsi avanti l’idea sugli esuberi, per rifondare la squadra a partire dal mercato estivo. Alex Sandro è arrivato probabilmente al capolinea della sua storia in bianconero. Sicuro con molta probabilità la vendita di Aaron Ramsey e Adrien Rabiot, arrivati a parametro zero, non hanno convinto pienamente. Incerti, Federico Bernardeschi e Paulo Dybala, sui quali andranno fatte valutazioni attente.
Ph. Giuliano Marchisciano / One + Nine Images