(Carlo Bianchi)

Si poteva fare ma così non è stato anche se il vero rammarico,
come fra l’altro ammesso da Gasperini nella conferenza stampa
post partita, è stato quello di non aver dimostrato nelle due
partite il vero volto della squadra. Ma si sa che giocare contro il
Real Madrid, pur a Valdebebas ed a porte chiuse, comporta dei
rischi soprattutto per una formazione da troppo poco tempo
avvezza a tali platee.
Ha ragione comunque il mister nell’avvalorare la nostra tesi che
quest’anno il cammino dei nerazzurri in questa competizione si è
rivelato più positivo di quello della scorsa stagione (pur arrivando
a giocarsi la qualificazione alle semifinali negli ultimi minuti con
un PSG, antagonista poi nella finale con il Bayern). Infatti alla Dea
è toccato un girone di ferro con Liverpool ed Ajax, eliminando
addirittura gli olandesi, mentre negli ottavi si sono trovati di
fronte il colosso blanco che ancora una volta dimostra il suo DNA
europeo. La qualificazione si è messa in salita con la sconfitta in
casa nella partita d’andata (gol di Mendy negli ultimi minuti). Se
a tutto questo sommiamo anche i due palesi errori di ieri sera nei
primi due gol spagnoli, il gioco è fatto.
Ma tant’è e come dice il mister questa esperienza li deve rendere
ancora più forti nell’affrontare il Campionato e la lotta al quarto
posto per arrivare alla terza partecipazione consecutiva in
Champions, Senza dimenticare la finale di Coppa Italia contro i
bianconeri che potrebbe sancire la definitiva consacrazione di
questa squadra pronta a ripetere il successo del 1963 nella finale
di Milano contro il Torino.