KOOPMEINERS, SE CI SEI BATTI UN COLPO. (di Massimiliano Fantasia).
Teun Koopmeiners continua a non rispondere alle aspettative, anche a Como la sua prestazione è stata ben al di sotto delle attese risultando essere tra i peggiori in campo.
Teun Koopmeiners continua a non rispondere alle aspettative, anche a Como la sua prestazione è stata ben al di sotto delle attese risultando essere tra i peggiori in campo.
Questo alimenta il dibattito sulla gestione della Juventus da parte di Thiago Motta. Nonostante la Juventus abbia cambiato spesso gli interpreti e le posizioni dei giocatori, al Sinigaglia per la prima volta i bianconeri hanno potuto schierare gli stessi uomini per due partite consecutive,ma questo non ha giocato a nessuno e l’olandese continua a sembrare prigioniero del peso del suo trasferimento da 60 milioni di euro. Sempre titolare, la sua resa non cambia, nemmeno quando viene arretrato di una trentina di metri.
I suoi numeri sono impietosi: in un’ora di gioco, ha toccato solo 24 palloni, senza tentare tiri in porta, creare occasioni o crossare, e nemmeno ha tentato un dribbling.
A peggiorare la sua prestazione, i 4 possessi persi, tra cui quello che ha portato al gol del momentaneo pareggio del Como. Fermo a due soli acuti in stagione, contro Bologna e Cagliari, Koopmeiners sembra non riuscire a emergere in un contesto di gioco che, nel complesso, stenta a funzionare. In un impianto di squadra che crea difficoltà a molte individualità, la sua difficoltà a imporsi non sorprende più di tanto.
Ciò che stupisce è la gestione di Motta, che non sembra prevedere un piano di recupero per l’olandese, nonostante il suo continuo impiego. Dopo il ritorno dalla frattura alla costola, Koopmeiners è stato titolare in tutte le partite successive,molto spesso pur di farlo giocare si è preferito sacrificare Kephren Thuram,che forse dovrebbe essere il solo a cui deve essere sempre garantita una maglia da titolare.
Con un calendario fitto di partite decisive, tra playoff di Champions League e sfide cruciali in campionato, la domanda è se Koopmeiners riuscirà a mantenere questo ritmo o se il suo ruolo sarà messo in discussione.
Martedì ,nella gara di andata dei play off di Champions League contro il PSV Eindhoven la prima risposta.
I suoi numeri sono impietosi: in un’ora di gioco, ha toccato solo 24 palloni, senza tentare tiri in porta, creare occasioni o crossare, e nemmeno ha tentato un dribbling.
A peggiorare la sua prestazione, i 4 possessi persi, tra cui quello che ha portato al gol del momentaneo pareggio del Como. Fermo a due soli acuti in stagione, contro Bologna e Cagliari, Koopmeiners sembra non riuscire a emergere in un contesto di gioco che, nel complesso, stenta a funzionare. In un impianto di squadra che crea difficoltà a molte individualità, la sua difficoltà a imporsi non sorprende più di tanto.
Ciò che stupisce è la gestione di Motta, che non sembra prevedere un piano di recupero per l’olandese, nonostante il suo continuo impiego. Dopo il ritorno dalla frattura alla costola, Koopmeiners è stato titolare in tutte le partite successive,molto spesso pur di farlo giocare si è preferito sacrificare Kephren Thuram,che forse dovrebbe essere il solo a cui deve essere sempre garantita una maglia da titolare.
Con un calendario fitto di partite decisive, tra playoff di Champions League e sfide cruciali in campionato, la domanda è se Koopmeiners riuscirà a mantenere questo ritmo o se il suo ruolo sarà messo in discussione.
Martedì ,nella gara di andata dei play off di Champions League contro il PSV Eindhoven la prima risposta.
