Moreno Torricelli nasce ad Erba il 23/01/1970.La sua storia ha dell’incredibile, si può dire che interpreti alla perfezione la fiaba di Cenerentola ambientata nel mondo del calcio.E’ un ragazzo con la testa sulle spalle,di studiare non ne ha molta voglia e a 14 anni,terminata la scuola dell’ obbligo decide di lasciare gli studi per andare a lavorare.In famiglia sono in tanti e tutti in qualche modo hanno il dovere di contribuire.Inizialmente lavora come magazziniere ia l opportunità di impararsi un mestiere che in futuro può essergli di aiuto.Ha la passione per il(p calcio,gioca fin da quando è poco più di un bambino,non ha piedi sensibili ma ha polmoni da vendere e giocare lo fa sentir bene aiutandolo anche a sfogare tutte le tensioni e i problemi che si accumulano quando si lavoro in un ambiente con tante persone ecco perché agli allenamenti alla partita non rinuncerà mai anche quando era costretto a lavorare fino alle sei di sera.Siamo nel luglio del 1992,la Juventus decide di organizzare una partita amichevole grazie a un’amichevole contro la squadra nella quale Moreno Torricelli milita per hobby,stiamo parlando della Caratese iscritta al Campionato Nazionale Dilettanti, da quel giorno la sua vita cambiera’ totalmente.Moreno ha sempre raccontato con nostalgia quegli anni e tutti i sacrifici che ha dovuto fare per non dover smettere di giocare al calcio. Aveva una volontà di ferro. Era uno di quelli che appena finito il turno in fabbrica preparava la borsa e volava al campo sportivo per l’allenamento. Fino a tardi, e questo succedeva almeno tre volte a settimana. In origine giocava come libero. Staccato, si diceva quando la marcatura era solo a uomo. Ha giocato così nei primi anni a Oggiono. Poi nel 1990 si trasferisce a Carate Brianza, dove insieme a lui arrivò un nuovo allenatore, Roberto Antonelli, una lunga carriera alle spalle,aveva giocato anche ad alti livelli come ala sinistra, bravo tecnicamente aveva iniziato nel Monza giovanissimo poi Vicenza Milan Genoa Roma,per finire, più che altro per spendere le ultime energie ad Ascoli.Aveva lavorato con diversi allenatori e da ciascuno come si dice in questi casi,aveva cercato di prendere qualcosa.Antonelli alla Caratese portò con sé idee nuove……… Torricelli venne spostato sulla fascia,venne rei inventato come terzino,
Dal Trap si passa a Lippi, ma la musica non cambia. Moreno è sempre titolare fisso della squadra bianconera. Le due stagioni migliori per Torricelli sono la 1994-95 e la 1995-96. Conquista lo scudetto, la Coppa Italia, la Coppa Campioni, la Coppa Intercontinentale, la Supercoppa europea e la Supercoppa Italiana, disputando partite memorabili per intensità e grinta. Da incorniciare è la finale contro l’Ajax, nella quale sfiora il gol dopo una corsa di cinquanta metri verso la porta avversaria e viene eletto miglior giocatore in campo.La stagione del primo scudetto è stata unica, memorabile;la Juve era partita senza i favori del pronostico poi, strada facendo, arrivano le vittorie.La svolta allo stadio Tardini, prima di Parma-Juventus, Luca Vialli prende i compagni da parte e gli ricorda che il treno passa una sola volta,e che non bisognava lasciarselo scappare! Detto e fatto; la Juve batte’ i rivali emiliani per 3-1 e per la Juve cominciò la lunga cavalcata trionfale che la portò alla conquista del titolo.
Naturalmente, arriva anche la convocazione in Nazionale con la quale disputera’dieci partite, partecipando al Campionato Europeo inglese. Nelle stagioni 1996-97 e 1997-98 Geppetto è ancora protagonista ed è determinante per la conquista due scudetti. Nell’estate del 1998, dopo 230 partite e tre gol in maglia bianconera, chiede e ottiene di essere ceduto alla Fiorentina, dove ad allenare la squadra troverà nuovamente il Trap, l’uomo che lo aveva scoperto sei anni prima. Moreno lo ringrazia con un’ottima stagione che termina con la conquista da parte della squadra viola del terzo posto in campionato e con l’accesso ai preliminari di Coppa dei Campioni.
Rimane in riva all’Arno fino all’estate del 2002, anno del fallimento economico della società. Nel gennaio 2003 si trasferisce in Spagna, nell’Espanyol, dove disputa due stagioni. Torna in Italia nel novembre 2004 dove avrà modo di strappare un ultimo contratto andando a giocarez nelle file dell’Arezzo, nel campionato di Serie B.Terminata la carriera di calciatore si iscrive al corso per diventare allenatore a Coverciano riuscendo a conseguire il patentino con ottimi voti tra l altro.Dopo un breve periodo nel settore giovanile della Fiorentina che gli affiderà la squadra esordienti,viene chiamato a campionato in corso dalla Pistoiese finita in cattive acque.Moreno riuscirà in qualche modo a dare un idea di gioco ad una squadra che fino a quel momento aveva messo insieme solo delusioni ma purtroppo, malgrado un grande recupero non riuscirà ad evirare la retrocessione in serie C2 .L anno seguente non trovandosi in linea co i programma del Presidente Braccialetti lascia la Pistoiese per accasarsi al Figline.Torricelli fara’un ottimo lavoro il presidente Ferruggio in estate non aveva badato a spese per allestire una squadra che potesse competere per le prime posizioni,arrivarono Enrico Chiesa in attacco e il portiere Novembre che Moreno conobbe anni prima alla juventus.Figline 7 in classifica anche se poi dovette scontrarsi con una grave crisi economica che lo portò al fallimento.Moreno stava trattando con la Cremonese quando la moglie si ammalò di un carcinoma,a quel punto decise di interrompere la carriera per poterle stare accanto assistendola fino all’ ultimo giorno.Oggi Moreno vive lontano dal mondo del calcio,da quando ha perduto la moglie si è dedicato totalmente ai suoi tre figli, ogni tanto si concede per qualche intervista il calcio è rimasta la sua grande passione ma a 54 anni è difficile rimettersi in gioco.La Juventus le è rimasta nel cuore , è stato eletto tra i 50 juventini di sempre e naturalmente continua a seguirla sebbene il calcio sia cambiato parecchio in così pochi anni