foto juventus Fiorentina

JUVE CONDANNATA DAI NUMERI.                    (di Massimiliano Fantasia).

Un dato che farà sicuramente discutere ancora a lungo è senza alcun dubbio quello relativo alla percentuale di possesso palla della Juve contro la Fiorentina, esattamente il 25% tanto più perché abbinato a un altro forse ancor più clamoroso: Manuel Locatelli, che dovrebbe essere la fonte di ispirazione del gioco della squadra, ha toccato infatti appena 21 palloni in tutta la partita, troppo pochi anche per lui che infatti, al termine del match, ha ammesso che bisogna tenere di più la palla, mentre troppo spesso i bianconeri si abbassano. Forse un messaggio ad Allegri, che è sì tornato alla vittoria anche in campionato ,ma si è trovato anche ad assistere di nuovo a tutti i limiti di quella formazione creata a sua immagine e somiglianza.Una Juve che come si direbbe nel commentare un incontro di pugilato,ha costretto all angolo il suo avversario per tutto il prino tempo,ha costruito malgrado anche qualche errore tecnico di troppo a creato i presupposti per segnare altre tre reti annullate poi dal VAR ,ha continuato a cercare il punto della sicurezza fino all’ intervallo .Nel secondo tempo il solo ingresso di Maxime Lopez subentrato a Mandragora ha cambiato completamente la partita con i bianconeri rimasti in balia della formazione di Vincenzo Italiano fino alla fine della partita ma come mai per l ennesima volta siamo qui a raccontare di una Juve a due facce? Questo vuol dire ancora una volta di come l allenatore non abbia ripreso per niente il polso dello spogliatoio,e qualche strascico nato all interno dello stesso lascia capire di come sia difficile il momento in se e da qui a fine maggio c è solo da augurarsi di riuscire a portare a casa il diritto di accesso alla prossima Champions poi penseremo ad un futuro tutto da scrivere dove tutto quello che non ha a che vedere con la nostra storia ce lo lasceremo alle spalle. Proiettiamoci già verso il derby, che dista solo cinque giorni.Bisogna solamente ragionare una partita alla volta ,siamo ancora padroni del nostro futuro.