Evidentemente il dispensatore di “halma” per eccellenza predica bene, ma razzola male. Probabilmente pensa che lo status di personaggio ricco e famoso lo sollevi dal rispetto delle normative e lo esoneri dall’esercizio delle elementari regole di buona educazione.
Il 25 maggio u.s.,colto in fragrante dalla polizia municipale torinese mentre guidava parlando al cellulare, peraltro senza avere con sé la patente, anziché abbozzare, ammettendo il torto, forse (?) nervosetto a causa dell’imminente finale di Uefa Champions League, ha fatto degenerare la dovuta e banale contestazione in un acceso diverbio, non privo d’insulti agli agenti; tra le varie contumelie, brilla, per raffinatezza quella di “falliti”.
La questione, per la quale è ragionevole ipotizzare il reato di oltraggio, ha prodotto un’informativa che i componenti della pattuglia hanno inoltrato alla Procura. Verrà esaminata dal p.m. Patrizia Caputo, direttrice dell’Ufficio “Affari semplici”.
Posto che, esperienza diretta insegna, talvolta l’atteggiamento dei tutori della Legge rasenta la provocazione, si tratta in ogni caso di una bruttissima figura, resa peggiore da un privilegiato che ogni tanto ama proclamare “urbi et orbi” quanto sia importante, per certe pubbliche personalità, essere d’esempio. Un giorno lontano, qualcuno le definì “sepolcri imbiancati”…
Augh.
Ezio MALETTO